Discipline bio-naturali

L a radiestesia è la capacità umana di percepire i campi

vibrazionali della materia, verso la quale ci si rende ri-
cettivi e sensibili, captando le sue “radiazioni” o energie

sottili. Tutto ciò che esiste vibra e tutto ciò che vibra gene-
ra energia e materia.

L’Universo è manifestazione energetica di vibrazioni, tutto il

creato è una sinfonia di suoni in un fitto reticolato di vibrazio-
ni energetiche che contengono informazioni in cui le singole

parti simili si richiamano e si attraggono per risonanza.
Elementi di natura simile vibrano in maniera praticamente
identica, secondo la medesima lunghezza d’onda, e perciò
risultano essere in qualche modo “legati” energeticamente.

Ogni elemento (animale, vegetale e minerale) vibra di una

propria specifica frequenza, la cui misurazione è effettua-
bile con la tecnica radiestesica che sfrutta il fenomeno

della bio-risonanza per stimolare il corpo ad autoregolarsi

e ritrovare il proprio equilibrio energetico, favorendo l’au-
toguarigione da malattie o disturbi funzionali relativi ai di-
versi organi.

La “Medicina della Nuova Era” si occupa della lettura di
queste informazioni e il Biotensor è lo strumento di cui si

avvale la Radiestesia a questo scopo, una sorta di prolun-
gamento della nostra Ghiandola Pineale.

Il campo elettromagnetico toroidale
Quando viene concepito un bambino, il cuore umano inizia
a battere prima che il cervello si sia formato e ciò perché il
cuore ha un piccolo e proprio “cervello” formato da circa

40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il più am-
pio campo elettromagnetico (CEM) del corpo.

Tale scoperta arriva da un gruppo di ricercatori dell’Institu-
te of HeartMath di Boulder Creek, in California, collegato

all’Università di Stanford.
Gli scienziati sono riusciti a dimostrare che l’estensione del
CEM Toroidale può raggiungere i 3 metri di diametro con

asse verticale centrato nel cuore e forma toroidale, consi-
derata la più antica dell’Universo.

Tale energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa inter-
namente al cervello e all’intestino, ma è anche percepibile

inconsciamente o consciamente, dagli altri esseri viventi
soggetti che si trovano nel suo raggio di azione.
Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensità
e frequenza diversa a seconda del tipo di organo e l’insieme
di questi campi che circonda l’organismo si chiama AURA.
È facilmente intuibile come il campo elettromagnetico del

cuore sia costantemente connesso con quello dell’Univer-
so e degli altri esseri viventi con incessante scambio di in-
formazioni.

La lettura del campo energetico toroidale
mediante il Biotensor
I filamenti energetici del nostro campo toroidale hanno in

sé tutte le informazioni che ci riguardano, dallo stato di sa-
lute fisica a quello emozionale, dai processi della nostra psi-
che, fino al corretto funzionamento dei nostri organi, siste-
mi e apparati. Qualsiasi cosa ci riguardi passata e presente

è leggibile nel campo energetico toroidale che propagan-
dosi all’esterno di noi fornisce dati vibrazionali fruibili.

L’Essere Umano è in questo sia “antenna trasmettente”

che “antenna ricevente”, allo stesso modo in cui le in-
formazioni si propagano all’esterno vengono codificate

all’interno grazie all’Epifisi o Ghiandola Pineale, un piccolo
organulo che, oltre alle funzioni scientificamente già note
quali secernere melatonina e serotonina, contenere la DMT
chiamata anche molecola dello spirito (dimeltriptamina) e
di avere un ruolo principale nel sistema endocrino, è anche
in grado di ricevere le informazioni del campo energetico
toroidale.

La lettura del campo energetico toroidale può essere ese-
guita dall’operatore in radiestesia, mediante il Biotensor

secondo il seguente meccanismo: il CEM toroidale emesso

dall’oggetto della nostra attenzione, sottoforma di mes-
saggi elettromagnetici, arriva all’organo di senso del radio-
estesista che attraverso la Ghiandola Pineale del sistema

nervoso centrale li trasforma in stimolo elettricomuscola-
re, un impulso involontario che raggiunge i muscoli per-
mettendo all’operatore che attiva il Biotensor di rilevare,

attraverso micromovimenti non condizionati, la risposta

alla sua domanda riflessa nel moto oscillatorio dello stru-
mento che funge da amplificatore di segnale.

Le applicazioni della Radiestesia
L’uso della Radiestesia è un atto fisiologico naturale che
permette di valutare olisticamente la persona con un

check-up completo dello stato di salute energetico di orga-
ni ed apparati e l’individuazione di carenze vitaminiche o di

minerali, intolleranze, alimenti energeticamente disequili-
branti, disfunzioni energetico-nutrizionali, allergie, metalli

pesanti presenti nell’organismo. Inoltre attraverso l’inda-
gine cromo-psicologica è possibile entrare nella psiche ri-
cercando la causa che ha dato origine al disequilibrio ener-
getico. Trovando una nuova prospettiva nel relazionarci al

problema, daremo modo a noi stessi di attivare il processo
di autoguarigione di corpo e mente. Le basi naturopatiche

ed erboristiche nella visione olistica della Radiestesia Evo-
lutiva si relazioneranno alla causa per arrivare al sintomo,

in quanto ogni malattia è già il processo di guarigione con-
clusivo di un trauma psicologico pregresso.

La Radiestesia è una materia dagli infiniti campi di applicazione,
supporta molti operatori olistici in tutte le discipline, sostiene
naturopati e ricercatori in campo della medicina alternativa
ma, cosa ben più importante, si rivolge al singolo individuo

nella conoscenza evolutiva di se’ stesso, rendendolo consape-
vole di essere connesso al tutto essendo parte di tutto.

[Fonte: Applications of Bioelectromagnetic Medicine (Appli-
cazioni cliniche di Medicina Bioelettromacgnetica). P.J. Rosch

e M.S. Markov, New York 2004 – Istitute of HeartMath® –
www.heartmath.org]

Radiestesia evolutiva
“Medicina della Nuova Era”
· Margherita Ciampi

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Il biosensore (altrimenti chiamato: biotensor) è per antonomasia
lo strumento della moderna radiestesia, ed è tendenzialmente il
più adottato dai terapisti. Questo utensile consta di un manipolo
generalmente in ottone o acciaio, ma ne esistono modelli anche

in bachelite e legno, dalla cui testa parte un’asta sottile in ac-
ciaio (flettente), al cui vertice è inserito un “grave” (recettore),

generalmente a forma di rondella o di spirale.

Il biosensore si può definire come un “amplificatore di se-
gnali”, poiché esalta, attraverso le oscillazioni del recettore,

gli impercettibili movimenti neuromuscolari del nostro corpo,

probabilmente derivanti dagli input ricevuti dalla collaborazio-
ne cervello-subconscio. La codificazione di queste oscillazioni

determina la corretta interpretazione degli esiti dei test.

Ulteriore e importante strumento di ricerca è l’indicatore radie-
stesico (pendolo), insostituibile per ricerche tramite l’utilizzo di

quadranti.

La Ghiandola Pineale è una ghiandola endocrina del cervello
fondamentale soprattutto per la produzione di melatonina e di
conseguenza per il corretto ritmo sonno-veglia necessario al
nostro benessere. Si tratta di una ghiandola a forma di pigna

molto piccola ma fondamentale per il benessere del nostro or-
ganismo dato che agisce sul ritmo circadiano.

Recenti studi hanno dimostrato che deboli campi elettromagne-
tici influenzano l’attività della ghiandola pineale e la secrezione

di melatonina. La ghiandola pineale secerne anche la dimetil-
triptamina (DMT), sostanza che produce un profondo stato di

dilatazione temporale, viaggi in luoghi extradimensionali.
Ciò accade di notte nei sogni, durante la fase REM, quando la
pineale è maggiormente attiva, forse anche per questo in certe
tradizioni religiose o mistiche la ghiandola viene chiamata terzo
occhio. Essa avrebbe infatti la capacità di vedere cose che non
“appaiono” agli altri due occhi, ovvero percepire frequenze del
mondo spirituale ed essere in grado di migliorare la propria
intuizione su se stessi e gli altri, soprattutto di notte attraverso
i sogni quando la ghiandola pineale è più attiva.

Se non si seguono buone abitudini e non si allena il terzo oc-
chio, attraverso la meditazione e lo yoga, si arriva gradual-
mente con l’età all’atrofizzazione della ghiandola pineale una

condizione che in anzianità porta fisiologicamente a ridurre le
ore di sonno o soffrire di insonnia mentre a livello spirituale si

perdono quelle capacità che possiamo definire “extrasensoria-
li” di maggiore comprensione di se stessi, degli altri, del mondo

che ci circonda e di tutto ciò che non possiamo vedere con gli
occhi fisici.